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Immagine del redattoreFabio Del Ben

(S)proloquio #9


Negli ultimi tempi si è molto diffusa un’app che permette anche di vedersi invecchiati di un certo numero di anni. Moltissime persone, da quelle comuni ai personaggi famosi hanno iniziato a pubblicare foto di loro “da vecchi” riscuotendo successo e likes.

È curioso pensare che le persone che normalmente si mostrano terrorizzate dall'idea di invecchiare, e che quindi spendono centinaia di euro per impedire ai segni dell’età di mostrarsi, siano le stesse che poi pubblicano la loro immagine modificata.

Pensando al perché di questa cosa mi sono dato quattro possibili spiegazioni (ma ce ne possono essere molte altre): la prima riguarda il fatto che, a ben vedere, quelli in foto non siamo davvero noi ma altri possibili, forse probabili ma di certo non siamo noi: è come se guardassimo la foto di un altro in un certo senso (un’altra versione di noi stessi che però non siamo noi) e quindi ne fossimo meno turbati.

La seconda riguarda il fatto che in questo modo la gente si sente autorizzata a mostrare i segni dell’età, quasi come se l’app rappresentasse un agente di convalida (una sorta di “lascia-essere” più che un “lascia-passare") che accomuna tutti e che quindi, paradossalmente, permette di esporre tali segni come trofei.

In terzo luogo tale app rappresenta uno strumento in grado di fornire una prevedibilità possibile al futuro, di dare forma a ciò che (ancora) non si conosce; in tal senso essa ci appare come qualcosa di molto rassicurante.

Infine non dobbiamo dimenticarci il passaggio del “ritorno al passato”, del piacevole ritorno alla realtà presente, dove ci si accorge di essere fortunatamente molto più giovani della foto che si è appena vista.


Dott.Fabio Del Ben

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